Sabato 9 maggio Il Teatro Libero di Palermo, stabile d’innovazione della Sicilia, presenterà alle ore 21 a Lyon lo spettacolo HILDA, di Marie NDyaie, regia di Beno Mazzone, ospite del festival internazionale “Europe & Cies” che si terrà dal 8 al 17 maggio 2009.
«Teatro di lingua, attori di linguaggi – afferma Magali Mougel, presidente di Europe & Cies – sono le direttrici sulle quali si muoverà il secondo appuntamento con gli incontri europei del teatro di Lyon e della Regione Rhone-Alpes, che vedranno coinvolte diverse compagnie provenienti da Francia, Italia, Russia, Grecia, Polonia e Germania. Il nostro obiettivo è quello di dare vita a nuovi modelli di circolazione delle idee, a un nuove modalità di cooperazione europea. Sono, infatti, tre le piattaforme di cooperazione individuate: una rivolta alla cooperazione artistica, una sulla tematica della traduzione per il teatro, e infine una riflessione sull’Europa a venti anni dalla caduta del muro».
Beno Mazzone, invitato da Mougel e da Renaud Lescuyer a partecipare al festival, pone l’accento sulle similitudini che sempre più avvicinano i paesi europei:« Hilda, testo francese, è una sintesi di queste profonde somiglianze. Il rapporto tra le classi sociali, come l’alta borghesia illuminata rappresentata dalla protagonista della pièce, è un tema scottante che tocca tutti i paesi della comunità, e che impone una riflessione profonda sulla necessità del teatro quale strumento di decodifica dei fenomeni sociali.
In quest’ottica Hilda – già presente alla terza edizione del progetto FACE à FACE, promosso dall’Ambasciata di Francia e dalla Fondazione Nuovi Mecenati – mette in luce le relazioni che intercorrono in un inquietante e tipico gioco di potere di oggi. Una donna della buona borghesia progressista europea e la sua donna di servizio, per l’appunto Hilda, che è condannata sempre di più a non essere né vista né udita, ma ad esistere soltanto come oggetto di bramosia, desiderio e esercizio di potere: Il destino di Hilda è quello di esistere nei progetti degli altri, padrona, marito o sorella che sia.
«Incontro la scrittrice Marie Ndiaye per la prima volta – afferma Beno Mazzone – e ne sono entusiasta per l’invenzione delle sue storie e la musicalità della lingua che mi piace acquisire, anche se la necessaria traduzione in italiano mi impone di reinventarla, quindi di tradire il testo originale, pur rispettandolo,e quindi di riflettere su quella che è la seconda direttrice degli incontri di Europe &Cies: la traduzione nel teatro. Il titolo stesso della pièce “Hilda”, scritta nel 1999, che presento con Teatro Libero a Lyon, è una parola che l’autrice si diverte a far ripetere centinaia di volte; Hilda è il nome che certamente l’ha sedotta, ma è anche una nota musicale che si ripete e che scandisce tutta la scrittura.»